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Salvatore (Totò) Napoli (Nardò, 14 febbraio 1905 - 2 aprile 1980), adottato piccolissimo da Gregorio Leone - illuminato industriale neretino del vino e dei liquori - ne assunse presto il cognome aggiungendolo al suo e diventando famoso come Napoli Leone. Apparentemente schivo, era un vulcano di idee e di creazioni. Il presente volume raccoglie la storia dei suoi innumerevoli brevetti, dei titoli acquisti, delle industrie create e sempre bloccate dagli avvenimenti e da una borghesia trista e di fatto feudale di un meridione ancorato ai fasti antichi. Eppure Totò creava inchiostri, profumi, liquori, vini, inventava un cono gelato e soprattutto, nei primi decenni del secolo scorso, riusciva ad automatizzare e alimentare i suoi macchinari con il metano, anziché con la costosa energia elettrica. Una mente del futuro in un corpo, tutto sommato, legato a doppio filo ad un universo stretto. Industrie mancate? Forse sì, certamente una personalità da indagare a fondo.